l consumo di territorio è arrivato ormai a livelli non più incrementabili senza minacciare gravemente il patrimonio paesaggistico, con qualche rara eccezione.
La visione che proponiamo è quella della Smart city che nasce dalla convinzione che solo dando uno sviluppo davvero sostenibile alla città, potremo garantirne un futuro. Ciò sarà possibile solo integrando le diverse specificità e i diversi settori per poter ottenere un risultato di rilievo ed in armonia con la natura.
La conseguenza dell’adesione al patto dei sindaci porta alla stesura di adeguati documenti integrativi alPRG per la “sostenibilità” energetica ed ambientale in edilizia oltre che una sua revisione; questo non comporta in assoluto la stesura di un nuovo PRG, ma di una sua variante.
Nell’occasione si potrà intervenire anche in altri ambiti del P.R.G. per armonizzarlo alle nuove esigenze (il PRG vigente è ormai datato).
Alcune rivisitazioni potranno per esempio fissare vincoli restrittivi, in accordo con la normativa regionale e nazionale vigente, in materia di bioedilizia e bioarchitettura, oltre che definire modalità di assegnazione diopportuni incentivi o agevolazioni economiche calibrati sull’effettivo impegno progettuale e realizzativo dimostrato dall’intervento, oppure ancora mirare alla semplificazione delle pratiche edilizie in ottica di agevolazione degli interventi in materia di risparmio energetico. Risulta inoltre ormai scontato che non siapossibile incrementare l’uso del suolo rimasto libero dall’ edificazione, occorre concentrarsi sul riuso e sulla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, con una particolare attenzione al tema del social housing.